Approfondimenti
Diabete: mortalità da ricalcolare, Asia e terapie comportamentali Stampa E-mail

Quanti decessi per patologie cardiovascolari sono attribuibili ad elevati livelli di glucosio nel sangue? Non meno di 2 milioni. Un’epidemia di proporzioni devastanti che sta colpendo con particolare violenza la popolazione dell’Asia e che può forse essere arginata efficacemente con pochi ma decisivi interventi comportamentali.

Leggi tutto...
 
Rapporto sul rispetto della carta dei diritti contro il dolore inutile Stampa E-mail

La terapia del dolore: dopo anni di discussioni, a che punto è l’Italia? Una prima risposta a questo quesito ci giunge dal Rapporto sul rispetto della carta dei diritti contro il dolore inutile, realizzato da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato su un campione di 33 ASL,

Leggi tutto...
 
Tumore al colon: scoperta italiana Stampa E-mail

Attraverso l’analisi dei tumori di 19 pazienti affetti da cancro al colon sono state identificate le cellule staminali capaci di formare la neoplasia . La scoperta, pubblicata online oggi sulla prestigiosa rivista Nature è stata fatta nei

Leggi tutto...
 
Diabete mellito e Alzheimer: quale legame? Stampa E-mail

La notizia . Il diabete mellito è stato spesso associato con un declino cognitivo ed un aumento del rischio di infarto e di demenza vascolare. Alcuni ricercatori della Morehouse School of Medicine hanno voluto verificare se ci può essere un legame tra il diabete mellito e il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Recenti pubblicazioni, infatti, hanno già sostenuto un legame tra le due patologie ipotizzando alcuni possibili pathway biologici. I livelli di insulina scendono repentinamente e drasticamente nella malattia di Alzheimer, e molte delle caratteristiche di questa patologia, come la morte cellulare e la formazione di placche cerebrali, sembrano essere legate ad alcune anomalie dei circuiti dell’insulina. Per verificare l’ipotesi di un collegamento i ricercatori hanno analizzato i dati raccolti in occasione del Framingham Study. I risultati sono stati pubblicati sull’ultimo numero della rivista Archives of Neurology.

Lo studio. Cominciato nel 1950 e conclusosi nel 1995, il Framingham Study ha valutato fattori ambientali e genetici che potessero influenzare lo sviluppo di malattie cardiovascolari nella popolazione maschile e femminile. Le malattie cardiovascolari a cui si è prestata maggiore attenzione sono state l’infarto del miocardio, l’ipertensione e le coronaropatie. Allo studio hanno partecipato circa otto mila volontari; i dati ottenuti sono stati un punto di riferimento anche per studi paralleli. Nel primo gruppo di partecipanti al Framingham, tra il 1950 e il 1966, i diabetici erano 113. Nel secondo gruppo di partecipanti allo studio, tra il 1977 e il 1995, il numero di diabetici registrati è stato 317.

I risultati. Lo studio pubblicato sugli Archives of Neurology ha valutato il rischio relativo dell’incidenza della malattia di Alzheimer associato con l’uso di insulina in tutti i pazienti; il rischio relativo è stato misurato anche in alcuni sottogruppi di pazienti che esprimevano apolipoproteina E e con elevati livelli di omocisteina nel sangue. Dall’analisi dei dati i ricercatori hanno rilevato che il diabete mellito non aumenta il rischio di incidenza della malattia di Alzheimer, almeno non nella coorte considerata dal Framingham Study.

Bibliografia. Akomolafe A et al. Diabetes Mellitus and Risk of Developing Alzheimer Disease. Arch Neurol 2006;63:1551-5.

 
Firmata la Carta Europea sull'Azione di Contrasto all'Obesità Stampa E-mail

Per affrontare l’epidemia di obesità, che rappresenta una minaccia per la salute, l’economia e lo sviluppo, i Ministri e delegati partecipanti alla Conferenza Ministeriale della Regione Europea dell’OMS sull’azione di Contrasto all’Obesità (Istanbul, Turchia, 15–17 Novembre 2006),

Leggi tutto...
 
<< Inizio < Prec. 1 2 Succ. > Fine >>

Pagina 2 di 2

Sclerosi multipla, l'AIRRI MEDICAL collabora con l'AISM

L'Aism associazione italiana sclerosi multipla sezione di Viterbo, ha da poco deliberato alla Asl di Viterbo, il primo Pdta-r percorso diagnostico terapeutico assistenziale e riabilitativo che collega i servizi ospedalieri ai servizi territoriali dando quindi una completa continuità di presa ...

Ictus, batterlo in tempo

Ictus, batterlo in tempo

Entro tre ore in ospedale per batterlo. È la tempestività la principale alleata per chi è colpito da un ictus. Cure adeguate entro tre ore dall'inizio dei sintomi, infatti, garantiscono una maggiore possibilità di recupero e persino la completa guarigione. Lo ricorda Danilo Toni, responsabile ...

I Nostri Centri

Viterbo

Arri Medica Campagnano di Roma

Campagnano Di Roma

Airri Medical ©

Se non diversamente specificato, tutti i materiali contenuti nel portale AIRRI Medical, sono tutelati dal diritto d'autore e possono essere usati solo come stabilito nei termini e nelle condizioni o nelle specifiche avvertenze sul diritto d'autore, quando applicabili, o in ulteriori avvertenze sulla proprietà fornite con i relativi materiali.

 

Lavora con noi

RocketTheme Joomla Templates